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Una riflessione sui dati 

Parlare di costo del lavoro non è mai un’impresa semplice, soprattutto se messo in relazione il tema con il continuo mutamento economico al quale assistiamo a livello di produzione industriale.

Per capire qual è l’attuale situazione in Italia è necessario mettere in relazione i dati con quello che è il panorama Europeo. In questo articolo andremo a fare una breve analisi delle informazioni statistiche che ci arrivano dai principali quotidiani online, in modo da comprendere meglio perché la produzione italiana ha un certo costo, rispetto ad altri Paesi europei.

Lo stipendio medio in Italia, in riferimento al 2024, prendendo come riferimento la RAL(Retribuzione Annua Lorda) è di media 30.284 euro per il comparto dei lavoratori dipendenti del settore privato. Lo stipendio netto dipende da variabili come la presenza o meno di tredicesima o di quattordicesima a seconda della tipologia di contratto. Basandosi sulle 13 mensilità, arriviamo a un importo di 1.818 euro per gli impiegati e di 1.524 euro per gli operai.

La retribuzione mensile lorda italiana, pari a 2.435 euro, si discosta di soli 146 euro (5,6%) rispetto alla media europea di 2.581 euro. È interessante notare che in 15 dei 27 Paesi, che compongono l’attuale formazione dell’Unione Europea, si guadagna meno rispetto all’Italia. Se prendiamo come esempio il lavoro dipendente, chi lavora in Germania, Lussemburgo e Danimarca arriva a guadagnare fino a 3 volte quello che prenderebbe in Paesi come Bulgaria, Lituania e Portogallo, sempre tenendo conto delle differenze di genere e d’istruzione che ci sono alla base.

All’interno dell’Unione Europea, il costo del lavoro orario medio di un lavoratore dipendente è di 28.9 euro. L’Italia segue questo trend, ma è anche 5 volte maggiore rispetto alla media della Bulgaria. I costi più bassi si sono registrati in Ungheria (9.8 euro), Romania (8.2 euro) e in Bulgaria (6.6 euro).

Ma per capire ancora meglio: quali sono i criteri che si prendono in considerazione quando parliamo di costo del lavoro? Il costo del lavoro non si limita al solo salario dei lavoratori, ma include anche contributi obbligatori per assicurazioni, tredicesima mensilità, TFR, ferie non fruite e altri importi correlati alla prestazione lavorativa. Questi costi, non sempre prevedibili, rappresentano la parte più consistente dei costi di produzione.

Per approfondimento consigliamo questo articolo del Sole 24 Ore di gennaio 2024: https://alleyoop.ilsole24ore.com/2024/01/23/lavoro-paesi-europei/

La produzione di Atir Srl è 100% Made in Italy

Cosa s’intende con il termine “Made in Italy”?

Espressione utilizzata, a partire dagli anni 1980, per indicare la specializzazione internazionale del sistema produttivo italiano nei settori manifatturieri cosiddetti tradizionali. Rientrano in questa definizione le cosiddette 4 A: abbigliamento (e beni per la persona), arredamento (e articoli per la casa), automotive (inclusa la meccanica) e agroalimentare. (Enciclopedia online Treccani, Dizionario di Economia e Finanza -2012-)

Questa appena riportata sopra è una definizione da dizionario, che sicuramente ci può fornire una prima idea di quello che è, però, un mondo decisamente più ampio ed esteso.

Parlando in termini di caratteristiche, un’azienda che identifica il suo processo di produzione come100% Made in Italy vuole trasmettere quelli che sono concetti fondanti e imprescindibili comequalità, affidabilità e fiducia. Noi di Atir Srl crediamo nel valore di ogni singola personacoinvolta nel processo di lavorazione conto terzi di cablaggi elettrici industriali ed è per questo che abbiamo costruito un sistema di produzione sviluppato completamente in Italia.

Prendendo come riferimento i dati esposti all’inizio dell’articolo è intuibile che il singolo progetto portato a termine ha dei costi ben precisi e soffermarsi solo su di essi sarebbe estremamente limitante. Inoltre, con la nostra esperienza come alleata, possiamo affermare con certezza che anche la ricerca di manodopera specializzata è un mare magnum molto complesso da affrontare.

Atir Srl è orgogliosa di poter contare su di un gruppo affiatato di professioniste, senza il quale non sarebbe stato possibile crescere e affermare la presenza sul mercato. Il costo di ogni commessa completata comprende soprattutto il lavoro e la professionalità di ogni singolo componente del nostro team di lavoro. 

 

Fonti di riferimento:

Money.it - Economia, Finanza e Mercati

Il Sole 24 Ore: notizie di economia, finanza, borsa, fisco, cronaca italiana ed esteri - Il Sole 24 ORE

Scelte finanziarie intelligenti in tutta semplicità (forbes.com)

Nel 2023 il costo medio del lavoro nei Paesi dell’Unione Europea è stato di 31,8 euro all’ora - Info Data (ilsole24ore.com)

Lavoro, il costo medio orario in Italia è ancora sotto la media dei Paesi Ue - Info Data (ilsole24ore.com)

 

Posted in News on mag 28, 2024